Tuesday, May 01, 2007
Sempre meno libertà
La libertà di stampa ha conosciuto un netto arretramento nel mondo durante il 2006, tendenza particolarmente allarmante in Asia, in America Latina e in Russia, sottolinea uno studio della Freedom House pubblicato oggi. L'organizzazione di difesa delle libertà con base a Washington si preoccupa in particolare delle restrizioni imposte ai siti internet, in Russia per esempio dove il governo ha accresciuto gli sforzi "per marginalizzare ancora di più la voce dei media indipendenti". Cina, Vietnam, Iran, anche loro continuano a imprigionare giornalisti indipendenti e 'cyberdissidenti', aggiunge il bilancio 2006. I colpi contro i media sono inevitabilmente seguiti da colpi alle istituzioni democratiche". L'arretramento della libertà di stampa è un segno che turba profondamente per il fatto che la democrazia stessa è aggredita nelle regioni del mondo cruciali", dice Jennifer Windsor, direttrice di Freedom House. Nel totale, su 194 paesi esaminati, 74 sono considerati come "liberi", 58 "parzialmente liberi", il che significa che solo il 18% della popolazione mondiale ha una stampa libera. Da notare il ritorno dell'Italia tra i paesi "liberi". I cinque Paesi che rappresentano "il peggio del peggio", secondo lo studio, sono la Birmania, Cuba, la Libia, la Corea del Nord e il Turkmenistan.
Il rapporto di Freedom House
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