Thursday, November 01, 2007

Cina, reporter picchiato dalla polizia

Reporters sans frontières si è dichiarata sconcertata per i maltrattamenti inflitti al giornalista Qi Chonghuai durante gli interrogatori ai quali è stato sottoposto in carcere, nella provincia dello Shandong (est del Paese). Il suo avvocato, Li Xiongbing, ha dichiarato che il giornalista è stato colpito in faccia più di venti volte dalla polizia. "Reporters sans frontières chiede oggi l'immediata liberazione di Qi Chonghuai e del suo amico e collega, il fotografo Ma Shiping, arrestatocon lui". "I poliziotti, che hanno colpito ripetutamente il giornalista in faccia gli hanno riferito che avrebbero continuato a pestarlo senza temere una punizione e che, in caso di 'incidente', avrebbero dichiarato che Chonghuai si era tolto la vita in carcere", ha precisato l'avvocato all'Agence France-Presse (AFP). Il giornalista è stato arrestato nel mese di giugno 2007 e poi accusato di "ricatto" nel mese di agosto, nella provincia dello Shandong, dopo aver denunciato la corruzione dilagante nel Partito comunista della città di Tengzhou (a ovest della provincia dello Shandong). "Le accuse rivolte a Qi Chonghai sono inaccettabili. Egli ha semplicemente fatto il suo lavoro e descritto alcuni episodi di corruzione locali," ha dichiarato Jiao Xia, sua moglie, all'AFP. Il periodo di detenzione dei due giornalisti, che non sono ancora comparsi davanti ad un giudice, ha ormai oltrepassato quello stabilito dalla legge del Paese.

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