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"Ritornano gli anni novanta". "Si torna al periodo della dittatura". "Tornano gli anni di piombo". Sono solo alcune delle reazioni di alcuni politici, giornalisti e attivisti per i diritti umani al brutale attentato avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorso al giornalista del settimanale “Vreme”, Dejan Anastasijevic. Due bombe piazzate sotto la finestra dell’abitazione del redattore di “Vreme”, a Belgrado. La prima è esplosa alle 2.50 del 14 aprile, proprio sotto la finestra della camera da letto dove dormivano Dejan, la moglie e il figlio. L’esplosione ha mandato in frantumi la finestra e la facciata dell’abitazione, mentre il secondo ordigno non è esploso. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Osservatorio Balcani
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