Due giornalisti iracheni, Aziz Alaa Uldeen, 33 anni, e Yousuf Saif Laith, 26 anni, che da molti mesi lavoravano per la catena americana ABC, sono stati uccisi nella capitale irachena. I due erano a bordo della loro vettura quando sono stati accerchiati da altri veicoli dai quali sono scesi uomini armati che dopo aver fatto scendere i due giornalisti li hanno rapiti. I corpi senza vita dei due reporter sono stati ritrovati il giorno dopo nell'obitorio dell'ospedale Yarmouk, dove vengono quotidianamente raccolte le decine di salme di uomini e donne uccisi ogni notte. Terry McCarthy, inviato dell'ABC, ha così commentato il duplice omicidio: "i giornalisti iracheni sono i nostri occhi e le nostre orecchie in Iraq. Senza di loro saremmo ciechi e non potremmo sapere nulla di quello che accade nel Paese. Sono uomini coraggiosi".
Ali Khalil, giornalista di 'Azzaman', uno dei più popolari quotidiani nazionali iracheni, viene rapito e ucciso nella zona meridionale di Baghdad. Sale a 26 il bilancio degli operatori dei media uccisi nel Paese solo quest'anno, 167 dall'inizio della guerra.
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