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Mi piace pensare che l’orma impressa sulla copertina di questo libro sia quella delle scarpe rotte ritratte sulla copertina di un libro che amo molto: “In viaggio con Erodoto” di Ryszard Kapuściński. Ma non è solo una mia impressione. Il testo di Mauro Sarti, che esce in questi giorni per i tipi della Carocci, registra il fenomeno italiano di un giornalismo con la G maiuscola, il cui massimo rappresentante è stato il grande inviato polacco. Non servono scuole, né grossi maestri per fare giornalismo sociale. Serve passione per la professione, amore per i deboli, e voglia di varcare la frontiera. Le frontiere. Quelle dell’indifferenza, prima di tutto. Robbirossi
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