Monday, September 17, 2007
Iran, nuovi attacchi contro la stampa
L’ayatollah Khamenei ha di nuovo violentemente attaccato i media iraniani accusandoli di "malevolenza" e di "collaborazione con i media stranieri". L’ayatollah ha ugualmente denunciato "l'esagerazione" dei titoli degli articoli che avevano salutato, il 3 settembre scorso, la nomina dell'ex presidente della Repubblica Akbar Hashemi Rafsanjani alla testa dell'Assemblea degli esperti (il conclave politico-religioso a cui la Costituzione iraniana attribuisce il potere di scegliere la Suprema Guida, contestarne le scelte ed eventualmente imporne le dimissioni). Tali dichiarazioni seguono di appena una settimana la pubblicazione di un comunicato, firmato da 150 giornalisti, che protestavano contro il degrado della situazione della libertà di stampa nel Paese. Nel testo, essi denunciavano la convocazione di molti direttori di giornali da parte del procuratore di Teheran, Saïd Mortazavi, per impedir loro di pubblicare notizie riguardanti la sorte di tre studenti incarcerati da tre mesi per aver reso pubblici articoli giudicati "anti-islamici". Intanto la giornalista irano-americana di Radio Farda, Parnaz Azima, è stata convocata da agenti del ministero dell'Informazione, che le hanno comunicato che poteva ritirare il passaporto e quindi lasciare il Paese. La giornalista (al centro di una querelle internazionale) aveva visto confiscare il passaporto al suo arrivo in Iran nel gennaio 2007 mentre tornava a visitare la madre gravemente malata. La giornalista è tuttora perseguita nel Paese per "attività controrivoluzionaria e azioni contro la sicurezza dello Stato".
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