Sunday, September 30, 2007

Siamo tutti birmani


"Una macchia di rosso, colore simbolo della rivolta del popolo birmano, sui media italiani come segno di solidarietà ai colleghi e ai cittadini che rischiano la vita in queste ore in Myanmar in nome della libertà". Questa la proposta lanciata da Information Safety and Freedom, che sostiene l’iniziativa lanciata dai conduttori del Tg1 e propone di allargarla a tutti. "I media comunicano attraverso simboli e grafica. Se i giornali e i telegiornali uscissero con un segnale visibile di solidarietà nell’abbigliamento dei conduttori di tg o nella grafica dei giornali, questo darebbe testimonianza della compattezza della categoria al fianco dei colleghi presi di mira dalla repressione della giunta militare birmana e a sostegno della pacifica protesta del popolo e dei monaci di quel Paese. La battaglia per i diritti umani non ha confini. Oggi siamo tutti birmani, così come ci sentiamo iraniani, iracheni, afghani, russi, cinesi, colombiani, filippini. La repressione sanguinaria della vita e della libertà dell’uomo non può mai essere considerata un «affare interno». La libertà è affare di tutti. A cominciare dai giornalisti".
L'ultimo blogger da Rangoon

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