Saturday, October 06, 2007

La Russia di Putin: 43 giornalisti uccisi

“Sono 43 i giornalisti uccisi nella Federazione Russa dal 31 dicembre 1999, data dell’ascesa di Vladimir Putin alla Presidenza. Il primo di quella lista era un cittadino italiano, il collega Antonio Russo , che denunciava il genocidio del popolo ceceno così come Anna Politkovskaja , colpita a morte sulla porta della propria abitazione il 7 ottobre dello scorso anno. Per nessuna di queste vittime di un regime che somiglia sempre di più a quello stalinista , esiste un colpevole condannato. Così come per le centinaia di aggressioni , pestaggi, minacce e censure attuate da personaggi dell’Apparato Statale ai danni di giornalisti e di testate troppo indipendenti.A un anno dalla morte di Anna , fioriscono le iniziative in memoria della collega. Tutte meritevoli , dalle interviste alla figlia Vera , che lancia un sommesso appello all’Ue, alla dedica una piazza alla giornalista, alla Marcia per la Pace , allo spettacolo teatrale di Ottavia Piccolo. Ma che senso ha ricordare Anna e dimenticare tutto quanto ha scritto e detto con quella sua ineffabile timida fermezza e che le costata la vita ? “ Io vivo la vita e scrivo ciò che vedo “, scriveva . E le hanno tolto la vita e la possibilità di scrivere. “ Soffoca ogni forma di libertà come ha sempre fatto nel corso della sua precedente professione” , scriveva di Vladimir Putin . E a nome dei russi, diceva :” Vogliamo essere liberi. Lo pretendiamo. Perché amiamo la libertà quanto voi “ . Infine lanciava un’accusa rivolta a tutti noi : “ Gli occidentali hanno una tale passione per Putin , lo amano a tal punto da temere di pronunciarsi contro di lui “. Pochi suoi concittadini hanno conosciuto le sue denunce. Come spiegò Putin, all’indomani dell’ omicidio, scriveva su una piccola rivista e ai grandi media non sono mai arrivate. Non bastano le celebrazioni , bisogna alzare la voce a un tono così alto che possa arrivare fino a Mosca. Ma l’Italia non ha nemmeno il coraggio di chiedere di sapere chi ha ucciso e perché un proprio cittadino. Attenzione : l’ipocrisia sarebbe il peggiore affronto ad Anna , Antonio e gli altri 41 martiri della libertà di stampa nell’era Putin. Information Safety and Freedom a un anno dalla morte di Anna Politkovaskaja e sette da quella di Antonio Russo.

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