Tuesday, April 17, 2007

La stampa come strumento di crescita

"Ho appreso con grande soddisfazione della iniziativa “Una Borsa di Studio intitolata ad Ajmal” lanciata da Articolo21". L'Ambasciatore italiano a Kabul Ettore Sequi esordisce così nella lettera inviata alla nostra assocazione che ha proposto una borsa di studio intitolata all'interprete del giornalista di Repubblica. "Già durante il rapimento di Daniele Mastrogiacomo, Ajmal Nakshbandi e Seyed Agha - scrive Sequi - in occasione di un incontro tra i mezzi d’informazione italiani e quelli afghani, in Ambasciata, avevo lanciato un appello ai nostri giornalisti affinché promuovessero iniziative concrete di assistenza e collaborazione a favore dei loro colleghi afghani. I giornalisti afghani operano in un contesto difficilissimo e rischioso, tra problemi di ogni genere..." Essi rappresentano una delle componenti più attive e ammirevoli di quella parte della Società afgana che opera concretamente a favore della sviluppo della ancor gracile democrazia di questo sfortunato Paese e che la Comunità internazionale ha il compito e la responsabilità di sostenere. Anche in Afghanistan la stampa rappresenta uno strumento indispensabile di crescita civile. Essa svolge un ruolo cruciale nel consentire l’accesso del pubblico all’informazione e, dunque, nel favorire lo sviluppo della società civile e la sua la partecipazione consapevole alla riedificazione democratica del Paese."D’altro lato - prosegue Sequi - la crescita e lo sviluppo di un sistema di informazione efficace e indipendente passa anche attraverso la formazione professionale. Pertanto, la istituzione di una Borsa di Studio intitolata ad Ajmal Nakshbandi rappresenta, a tal fine, un contributo significativo che, mi auguro, possa essere ampliato in futuro". "Sono grato in particolare a Duilio Giammaria - conclude l'Ambasciatore - che, con grande sensibilità, ha ideato questa iniziativa alla quale, fin d’ora, assicuro il sostegno dell’Ambasciata d’Italia a Kabul e mio personale". Articolo21

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